La mappa del corpo riflessa sui nostri piedi
La riflessologia plantare è una tecnica di massaggio che offre numerosi benefici per la salute e il benessere. Basata sul principio che i piedi riflettono il nostro corpo, questa pratica può aiutare a ridurre lo stress, migliorare la circolazione, supportare il sistema immunitario, alleviare il dolore e promuovere un equilibrio generale. In questo articolo, scopriremo le origini di questa disciplina, i suoi benefici e come può aiutarci a ritrovare il benessere.
Le origini della riflessologia plantare
La riflessologia vanta origini molto antiche. Già nei Veda, gli antichi libri sacri dell’India, si legge che non sarà colto da alcuna malattia chiunque massaggerà i suoi piedi prima di andare a dormire. Era però il 1893 quando Sir Henry Head scoprì che alcune zone della pelle sviluppano un’ipersensibilità alla pressione quando, un organo, collegato a tali zone da terminazioni nervose, non funziona correttamente. Qualche anno dopo, agli inizi del XX secolo, il medico statunitense W. Fitzgerald elaborò la cosiddetta terapia zonale, secondo la quale applicando una certa pressione sulle dita si otteneva un effetto anestetico. Lo studioso suddivise poi il corpo in dieci zone longitudinali di uguali dimensioni che andavano dalla sommità della testa fino alla punta dei piedi.
Le ricerche di Fitzgerald furono molto apprezzate dal dottor Riley, che aggiunse alle 10 zone longitudinali 8 divisioni orizzontali, fu però decisivo il contributo della sua assistente Eunice Ingham all’elaborazione della riflessologia plantare, così come la conosciamo oggi. Grazie al suo lavoro di ricerca sul campo, Ingham riuscì a individuare precise corrispondenze tra il corpo e i piedi, disegnando su di essi la mappa dell’intero corpo.
I principi della riflessologia plantare
Il termine riflesso rimanda all’idea dello specchio. Nei nostri piedi è quindi “riflesso” l’intero corpo. Poiché il corpo non è in grado di mentire, attraverso la riflessologia plantare possiamo raccogliere i suoi segnali nascosti. Inoltre, è importante ricordare che il piccolo riflette il grande, ovvero è possibile riconoscere l’intero in ogni sua parte: piedi, mani, orecchie, lingua, naso, volto, schiena ecc. Sono state quindi compilate delle mappe che rivelano come tutte queste parti contengono punti e zone riflesse dell’intero corpo. Un principio analogo è, per esempio, quello alla base dell’iridologia, per la quale esiste ormai una mappatura dell’iride riconosciuta e utilizzata in molti paesi del mondo per conoscere la storia fisica e psichica di ogni individuo.
La riflessologia plantare è utilizzata oggi come metodica valutativa e di riequilibrio. Il dolore che si manifesta alla pressione nei vari punti del piede segnala uno squilibrio nelle parti del corpo corrispondenti, consentendo così di riconoscere le disarmonie ancora prima della comparsa di sintomi. È un ottimo modo per leggere i messaggi del corpo e giungere così a quello stato autocoscienza, alla base di ogni vera guarigione. La pratica riflessologica ha quindi un grande valore di prevenzione e può essere indirettamente terapeutica: con il massaggio al piede è infatti possibile ottenere un riequilibrio generale, accompagnato dalla scomparsa di disturbi e in molti casi anche di malattie.
I benefici della riflessologia plantare
I riflessologi utilizzano una mappa del piede per individuare i punti di pressione che corrispondono a organi e sistemi corporei specifici. Ad esempio, il punto alla base dell’alluce è collegato alla testa, mentre l’arco interno del piede è associato alla colonna vertebrale. Attraverso la pressione e il massaggio di questi punti, i riflessologi sono in grado di stimolare i processi di guarigione del corpo, migliorare la circolazione sanguigna, e favorire il rilassamento.
La riflessologia plantare agisce, a livello generale, sul sistema nervoso, endocrino, immunitario e circolatorio, portando a un riequilibrio profondo e globale. Il massaggio dei vari punti, correlati a precise parti del corpo, attiva reazioni di riequilibrio che possono essere di sedazione o stimolazione, con effetti empiricamente provati e verificabili su qualsiasi persona. Più acuta è la sintomatologia, più evidente sarà l’effetto: un mal di denti si riduce, ad esempio, entro breve, così come massaggiando il punto del pancreas endocrino a un diabetico, se si misura la glicemia al termine del trattamento, si osserva un’immediata riduzione dei valori. È chiaro che questo sia un approccio sintomatico, che ha senso solo se si interviene anche con un lavoro di riequilibrio globale. In caso contrario, dopo un intervallo di tempo più o meno lungo, il sintomo torna a manifestarsi.
Molti soggetti trovano sollievo dal dolore cronico grazie alla riflessologia plantare. Questo include, per esempio, dolori muscolari, mal di testa, emicranie e dolori associati a condizioni croniche come l’artrite. Il massaggio aiuta a ridurre l’infiammazione e a migliorare la mobilità delle articolazioni. Inoltre, stimolando specifici punti di pressione, è possibile favorire l’eliminazione delle tossine e migliorare la capacità del corpo di combattere le infezioni, potenziando quindi il sistema immunitario.
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FONTI:
- Trevisani C., Reflessologia naturopatica, Edizioni ENEA, SI.RI.E. Srl
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