I principi della medicina tradizionale cinese applicati all’alimentazione per vivere bene
La dietetica cinese non è semplicemente l’arte di mangiar bene e in equilibrio, bensì si tratta di un approccio olistico alla salute che si è sviluppato nel corso di millenni. Essa è strettamente legata alla filosofia del Taoismo, che pone al centro l’equilibrio tra le forze opposte e complementari dell’universo: Yin e Yang. Secondo la medicina tradizionale cinese, l’alimentazione gioca infatti un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute e nel prevenire le malattie. Attraverso una scelta consapevole dei cibi e delle loro combinazioni, è possibile bilanciare le energie interne del corpo, favorendo il benessere fisico e mentale. In questo articolo, esamineremo i principi alla base della dietetica cinese e come possono essere applicati nella nostra routine quotidiana per vivere meglio.
I cibi in chiave energetica
Quando si affronta la dietetica con un approccio globale è necessario avere delle nozioni di Energetica per conoscere le sottili relazioni che intercorrono tra cibi e organi, nonché tra i meridiani energetici del corpo e la psiche. In particolare, è la medicina tradizionale cinese a considerare tutto ciò che esiste attraversato da un soffio di energia vitale Qi, che può essere presente a diversi stadi di condensazione: esistono quindi sostanze più dense o più rarefatte, alcune visibili e percepibili, altre invisibili e nascoste, ma si tratta sempre di Qi.
Così come l’uomo viene considerato come un’unità mente-corpo, risultato dell’interazione di Cinque Sostanze Preziose, così anche gli alimenti sono caratterizzati da un’energia intrinseca. Alcuni cibi sono considerati riscaldanti, altri raffreddanti, e l’effetto che hanno sul corpo può variare a seconda della cottura. Per esempio, un alimento come lo zenzero è riscaldante, ma se consumato crudo è più fresco rispetto a quando viene cotto. Questa distinzione permette di personalizzare l’alimentazione in base al clima, alla stagione e alle condizioni di salute.
Gli alimenti sono quindi classificati in base alle loro proprietà energetiche, che possono essere Yin (rinfrescanti, calmanti) o Yang (riscaldanti, stimolanti). L’obiettivo è mantenere un equilibrio tra queste due energie, evitando eccessi di una o dell’altra. Ad esempio, una persona con una costituzione Yang, che tende a sentirsi spesso accaldata, dovrebbe consumare più alimenti Yin come cetrioli, meloni e tofu, che hanno un effetto rinfrescante sul corpo.
I Cinque Movimenti e il colore del cibo nella dietetica cinese
La dietetica cinese si basa inoltre sul principio dei Cinque Movimenti, altresì noti come Elementi: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. Ogni elemento è correlato a specifici organi, stagioni e alimenti. La dietetica ideale varia quindi in base alle stagioni e alle necessità individuali, cercando di sostenere l’elemento predominante in ciascun periodo dell’anno. Ad esempio, durante l’inverno (stagione dell’elemento Acqua), si dovrebbero preferire cibi che riscaldano e nutrono i reni, come le zuppe e i brodi.
Il colore del cibo, inoltre, messo in relazione con i Cinque Movimenti, suggerisce il tropismo di azione, cioè su quale Movimento ha effetto. Ad esempio, tutti i cibi di colore verde hanno un’azione specifica sul Fegato, la soia che è un fagiolo interagisce con il Rene, ma a seconda del colore: soia verde, gialla, rossa o nera, ha un’azione anche su Fegato, Milza-Pancreas, Cuore e di nuovo Rene.
Dunque, si può affermare che i cibi di colore verde appartengono al Movimento Legno e si dirigono al Fegato, i cibi di colore rosso appartengono al Movimento Fuoco e si dirigono sul Cuore e sul sangue, i cibi di colore giallo appartengono al Movimento Terra e hanno azione su Milza-Pancreas e Stomaco, i cibi di colore bianco appartengono al Movimento Metallo e hanno azione sul Polmone, i cibi di colore nero o scuro appartengono al Movimento Acqua e agiscono sui Reni.
I Cinque Sapori dei cibi nella dietetica cinese
Il sapore è uno degli aspetti più fini del cibo, ma è meno sottile, considerato più Yin rispetto alla natura. Secondo la medicina tradizionale cinese si distinguono cinque sapori fondamentali e due accessori:
- Acido-aspro: collegato all’organo Fegato e al Movimento Legno;
- Amaro: collegato al Cuore e al Movimento Fuoco che rappresentano il massimo Yang, la massima espansione, il dinamismo, la mobilità, l’elasticità della fiamma;
- Dolce: è l’unico sapore che non si oppone al suo Movimento, ovvero la Terra, ma va nella stessa direzione. Tende a rilassare, ad armonizzare l’organismo, nutre, tonifica, umidifica, seda e ha un effetto antispastico. Quando è però eccessivo, può rivelarsi dannoso per Milza, Pancreas e Stomaco;
- Piccante: è collegato al Polmone e al movimento Metallo che tende all’interiorizzazione, è il passaggio dallo Yang allo Yin, l’energia tende alla contrazione. Il sapore piccante, invece, ha un movimento opposto e tende infatti ad andare verso l’esterno, fa sudare e in piccole quantità tonifica, nutre e mantiene la struttura dell’organo;
- Salato: è collegato al Rene e al Movimento Acqua che rappresenta il massimo Yin. Il salato che è invece ammorbidente ed evacuante dissolve noduli e ammassi, tonifica la forma dell’organo e i tessuti correlati;
- Insipido: somiglia al dolce, tanto da essere collegato al Movimento Terra, ma è più blando, drena l’umidità e promuove la diuresi, si utilizza in caso di ritenzione idrica e edemi;
- Astringente: simile all’aspro, è anch’esso correlato al Movimento Legno ed è particolarmente indicato per trattenere o limitare la perdita di liquidi, quindi in caso di eccessiva sudorazione o disturbi intestinali.
La dietetica cinese offre una visione olistica dell’alimentazione, che va oltre il semplice nutrimento del corpo. Riconoscendo l’importanza dell’equilibrio tra Yin e Yang e la connessione con i Cinque Movimenti, questo approccio può diventare un potente strumento per migliorare la nostra salute e il nostro benessere. In un mondo sempre più orientato verso il consumo rapido e disordinato, la dietetica cinese ci invita a riscoprire l’arte di mangiare in equilibrio, in armonia con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda.
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FONTI:
- Trevisani C., Fondamenti di nutrizione, Edizioni ENEA, SI.RI.E. Srl.
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