Le vibrazioni energetiche dei colori per vivere meglio
La cromopuntura è una disciplina terapeutica complementare che combina i principi dell’agopuntura e della riflessologia con la cromoterapia. Questa tecnica è stata sviluppata dal naturopata tedesco Peter Mendel negli anni ’70 del secolo scorso, il quale ha fondato la sua pratica sull’idea secondo cui i colori possiedono specifiche vibrazioni energetiche che possono influenzare lo stato di salute di una persona. In Scuola SIMO utilizziamo e insegniamo la cromopuntura seguendo i principi alla base dell’inserimento degli aghi secondo la medicina tradizionale cinese, con una metodologia specificamente sviluppata dalla nostra direttrice e medico naturopata Catia Trevisani.
In questo articolo, esploreremo quindi i principi della cromopuntura e come può essere utilizzata per riequilibrare il flusso energetico dell’organismo.
I principi della cromopuntura
La cromopuntura è una tecnica di riequilibrio e di rafforzamento dello stato di salute dell’individuo che si basa sull’applicazione di fasci di luce colorata su agopunti o su punti e zone riflessogene. Anche la cromopuntura si focalizza quindi su punti energetici specifici del corpo, spesso corrispondenti ai meridiani energetici dell’agopuntura o ai punti riflessi del piede, tuttavia, utilizza luci colorate applicate a questi punti per stimolare il flusso energetico.
In particolare, le aree riflessogene, grazie alla luce colorata trasmessa da uno strumento che invia fasci di luce colorata attraverso una punta di cristallo, nota come penna da cromopuntura, ricevono un’informazione di tipo vibratorio che, in base al colore e quindi alla frequenza, attiva delle risposte di tipo riflesso. In tal modo, è possibile lavorare in modo ancora più profondo e rapido sui punti riflessi del piede, in particolare quando risultano eccessivamente dolenti al tocco. Basandosi sulla teoria che ogni colore è in grado di influenzare il flusso di energia nel corpo umano, la cromopuntura può aiutare a riequilibrare eventuali disarmonie.
Come funziona la cromopuntura
La scelta dei colori da utilizzare dipende dalla conoscenza dei loro effetti e dai dati raccolti nel colloquio preliminare con il paziente. È preferibile utilizzare la penna dopo aver “aperto” il punto riflesso con un breve massaggio, subito dopo l’applicazione del colore si può decidere di continuare o meno a trattare il punto manualmente se questo risulta ancora un po’ dolente. L’applicazione del colore può indurre ad immediate reazioni da parte della persona che riceve il trattamento: per esempio, la zona trattata può manifestare piccoli tremolii, subire una variazione del battito locale o cambiare la temperatura.
Il tempo di applicazione del fascio luminoso può essere valutato attraverso un pendolo, che si muove disegnando un cerchio più o meno grande segnalando l’assorbimento del colore; quando il pendolo si muove avanti e indietro o si immobilizza, l’applicazione del colore va subito interrotta. Con un po’ di esperienza si può anche evitare l’utilizzo del pendolo, imparando a percepire le variazioni della zona che segnalano il ripristino dell’equilibrio.
I colori della cromopuntura e i loro benefici
I colori che si utilizzano in Cromopuntura sono quelli dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, blu indaco e viola. Sono i colori dello spettro della luce che l’occhio umano riesce a distinguere. Il campo di frequenza della luce visibile è compreso tra 780 (rosso) e 400 (viola) nanometri. Ogni colore corrisponde a una precisa lunghezza d’onda, la più alta frequenza visibile ha un valore pari a quasi il doppio della frequenza della luce rossa e corrisponde alla luce violetta.
Rosso, giallo e blu sono i tre colori primari che mescolati tra loro generano gli altri quattro colori: verde, arancione, indaco e viola. Tra i colori caldi abbiamo rosso, arancione, giallo, mentre tra i colori freddi ci sono il viola, l’indaco e il blu. Il verde è considerato neutro, essendo composto da giallo e blu, un colore caldo e uno freddo. I colori freddi, applicati alle zone riflesse del piede, sedano gli stati infiammatori, rinfrescano e calmano. I colori caldi invece portano movimento, energia, scaldano e vivacizzano.
Analizziamo ora nel dettaglio i 7 colori della cromopuntura e i loro benefici:
- Rosso: il rosso è caldo, tonifica e riscalda. Viene associato alla vitalità, all’attività e alla forza del corpo fisico, alla circolazione del sangue. Tra tutti i raggi colorati è quello che dona più energia. Si utilizza moltissimo sui punti riflessi dei reni, in caso di anemia e di stanchezza fisica, quando serve riscaldare. È invece poco indicato sulla zona riflessa del cuore nel caso di soggetti cardiopatici, mentre è utile per chi soffre di ipotensione;
- Arancione: è un colore caldo che agisce particolarmente a livello emozionale, rappresenta la vitalità e l’entusiasmo, è il colore della crescita, della gioia e della serenità, riporta energia emotiva ravvivando e riattivando l’interno organismo. È da preferirsi al rosso se si vogliono tonificare i reni e in generale gli organi in soggetti con problematiche emozionali e calo dell’umore, si utilizza in caso di depressione, stanchezza e senso di solitudine. Applicato alla zona della colonna agisce da tonico e ricostituente, così sul punto riflesso dei reni, quando la persona è apatica, priva di entusiasmo e di passione per la vita;
- Giallo: il giallo è luminoso ed è particolarmente adatto a tonificare quando l’origine della stanchezza, o dello squilibrio che si riscontra nelle zone riflesse degli organi, è di origine mentale: pensieri e preoccupazioni. Il giallo stimola l’interesse per lo studio e la capacità di apprendimento, si utilizza spesso sui punti riflessi dell’ipofisi, favorisce la digestione, regola lo stomaco, ha un effetto rasserenante e stimola la circolazione linfatica;
- Verde: è un colore neutro, al centro dello spettro della luce, è utile per armonizzare le zone riflesse di vescica biliare e fegato. Stimola la serena riflessione, la calma e la pace, aiuta a sentirsi un tutt’uno con l’universo guarendo il senso di solitudine. Per la sua componente gialla è utile quando serve imprimere movimento e velocizzare il tempo di guarigione: negli squilibri cronici, nelle ferite e nei ristagni. Si possono trattare col raggio verde i punti riflessi del cuore epicentro, del diaframma e del plesso solare;
- Blu: è il colore della tranquillità e dell’infinito. È il colore della grande profondità e del principio femminile, ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie, si applica efficacemente sui punti riflessi di zone del corpo che soffrono per un eccesso di calore. È in grado di calmare il sistema nervoso, porta al rilassamento e svuota la mente, soprattutto per chi ha uno stile di vita particolarmente frenetico e poco attento alla vita interiore;
- Indaco: è il colore del crepuscolo, è più profondo e freddo del viola. È il colore dell’interiorità, agisce sui piani spirituali dell’individuo, su tematiche molto antiche e profonde che riguardano l’essenza. Essendo un colore freddo è adatto a combattere le infiammazioni e ad eliminare l’eccesso di calore. Si utilizza su ipofisi, polmone, vescica biliare emozionale, in particolare può essere utile sui punti di riflessologia che vanno a stimolare risposte a livello psichico;
- Viola: è l’insieme di due colori opposti, il rosso e il blu, uno caldo e uno freddo. Svolge un’azione efficace a livello psichico che poi si riflette sul fisico ed è particolarmente adatto ai punti che si trovano in squilibrio a causa di conflittualità. Il viola è inoltre conosciuto come il colore dello spirito, agisce su subconscio, infonde forza psichica e porta alla conoscenza. Nutre la capacità intuitiva, sintetica e percettiva, rappresenta la realizzazione di un desiderio.
Grazie ai Corsi di Specializzazione in Cromopuntura di Scuola SIMO è possibile approfondire questa disciplina e imparare ad utilizzare i colori e le loro vibrazioni per riequilibrare l’energia dell’organismo e migliorare la salute dell’individuo.
FONTI:
- Trevisani C., Reflessologia naturopatica, Edizioni ENEA, SI.RI.E. Srl
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